Il silenzio del deserto



Da sempre mi entusiasmano i viaggi in zone desertiche e remote della terra, angoli del pianeta che sembrano apparentemente dimenticati dal tempo. Immense distese di sabbia che possono addirittura trasmettere un senso di inquietudine e smarrimento... All'inzio mi chiedevo cosa esattamente mi coinvolgesse così tanto di questi luoghi e soprattutto cosa mi legasse ad essi così profondamente. Ho trovato dentro di me la risposta...; senza dubbio si tratta di una sorta di correlazione tra il silenzio del deserto e la necessità di un silenzio interiore; affinché tutti i rumori nascosti in me, dati dai pensieri continui, da quelli associativi e da quelli avversi, cessino anche solo per pochi istanti di invadere me stesso. Ed è allora, in quegli attimi silenziosi, che riesco a gustare una nuova vita, un nuovo mondo, quello reale, privo di immaginazioni e di inganni, privo di illusioni e inutili tormenti.

Fabrizio Fabroni

da Franco Pietropaolo, Fabrizio Fabroni, Espetienza di un gruppo di dialogo, Atti del Convegno Umanesimo dialogo fraternità eredità di Chiara, Castelgandolfo 1-3 aprile 2011

Commenti

Post popolari in questo blog

"...E miglia da percorrere" di Robert Frost

Francesco D'Assisi: Chi lavora con le mani, la testa e il cuore

Ennio Flaiano: C'è un limite al dolore